domenica 11 ottobre 2020

SOCIOLOGIA

LA SOCIETA' DI MASSA: COMUNITÀ E SOCIETÀ
Le società, ovunque essa si trovi, presenta sempre i processi di istituzionalizzazione, socializzazione, disuguaglianza e devianza. La società moderna è molto diversa rispetto a quelle precedenti; la causa di questa differenziazione è principalmente legata alle riforme portate dal colonialismo e dalla globalizzazione (nasce in questo periodo la sociologia, come scienza finalizzata alla comprensione delle trasformazione, Comte). 
Prima della Rivoluzione industriale, prevaleva una società basata sulla comunità: rapporti molto intimi e di impiego reciproco (Durkheim, solidarietà meccanica), a partire dal 17esimo secolo, con il razionalismo e l'illuminismo, viene posto al centro dell’attenzione il singolo e diventano secondari i rapporti con gli altri. Nascono così le organizzazioni fatte per soddisfare le necessità del singolo: scuole, ospedali, ecc...

LA SOCIETA' MODERNA
La vita individuale è sempre amministratata dalla collettività che coincide sempre di più con lo Stato, ovvero con le norme, le leggi e i modelli di comportamento. In quel modo aumenta il benessere individuale, poiché non si è vincolati dalle tradizioni.
Dunque, la nostra società è caratterizzata dalla razionalizzazione e l'individualizzazione della vita. La razionalizzazione organizza le attività collettive, per conseguire obbiettivi difficili; l'individualizzazione aumenta le capacità di autodeterminanizzazione dei singoli: aumenta la libertà rispetto alla comunità e vi è l'omologazione delle persone in base agli standard di massa. 
 
LA RAZIONLIZZAZIONE 
La razionalizzazione del lavoro avvenne verso la fine del 1800, grazie al contributo di Taylor, un ingegnere ed imprenditore statunitense. Egli elaborò una concezione scientifica del lavoro che riconobbe la necesità di un'istruzione al lavoro e una distinzione tra le figure direttive e quelle esecutive.
Questi principi vanno a costituire una società burocratica, seguendo una logica pere scopo e scegliendo i mezzi minuziosamente. Così lo Stato si munisce di funzionari competenti a questi scopi e di gerarchie di comando.
Dunque, il processo di razionalizzazione, si caratterizza in primo luogo da una formazione di linguaggi capibili da tutti. Infatti, i linguaggi della razionalizzazione sono universali. In secondo luogo vi è la pretesa di migliorare l'efficacia e l'efficienza delle azioni, attraverso l'adozione di tecniche senza nuove.
Inoltre, il razionalismo rende le azioni imperiali: è l'essere umano a doversi adattare alle azioni che vengono compiute, non viceversa.
 
L'INDIVIDUALIZZAZIONE
Quando gli individui, in una società, si trovano libri di scegliere indipendentemente dai punti di riferimento comunitari, si ha il processo di individualizzazione. In questo senso, l'individualizzazione può essere intesa come autodeterminanizzazione, ma anche come autonomia morale.
Però, più un individuo tenta di affermare se stesso, più diviene responsabile di ciò che fa: può attribuire solo a se stesso gli esiti delle sue azioni, tramite la ragione.
 
L'INDIVIDUALISMO
Molto spesso però l'individualizzazione comporta dei risvolti crititci. Infatti autodeterminarsi significa anche solitudine e mancanza di riferimenti: subire le conseguenze delle proprie azioni è più impiegativo di seguire una cultura nelle sue regole.
L'ansia legata al bisogno di individualizzarsi, comporta un altro fenomeno: l'individualismo, ovvero il continuo bisogno di esteriorizzare il proprio io in modo che siano gli altri a determinarsi. 
 
L'OMOLOGAZIONE
Paradossalmente, le libertà che ci è stata data di individuarci, finisce per renderci tutti uguali. Infatti, la standardizzazione è l'unico mezzo attraverso cui le istituzioni sono in grado di governare la complessità delle persone; dunque gli interessi del singolo possono essere soddisfatti unicamente guardando alla massa. 
Si va a costituire così la società di massa, ovvero una società in cui le masse raggiungono la ribalta sociale, diritti. Concretamente, la società di massa prende corpo quando si estendono a tutti gli strati sociali, privilegi e diritti fondamentali, quali la disponibilità economica, l'istruzione, la partecipazione politica, ecc...
Quando questo accade, le facoltà di decidere sfuggono al singolo privilegiato e vengono veicolate da una massa. DI riflesso, però anche le scelte prese si ripercuotono sulla collettività.
Lestensione a tutti dei privilegi produce la massificazione, ovvero l'eliminazione di ogni differenza, anche comportamentale. 


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