domenica 7 marzo 2021

SOCIOLOGIA

CHE COS’È LA GLOBALIZZAZIONE

Uno stato di connettività complessa 

Nel loro insieme i processi di globalizzazione sono molto complessi, ma proprio a partire dalla perdita di importanza della collocazione fisica delle persone è possibile formulare una ima sintetica definizione di globalizzazione. 
Nel mondo globalizzato le persone sono connesse tra loro in modo molto più ampio e diffuso che nel passato.  Perciò si può definire la globalizzazione come uno stato di connettività complessa della società.  È una situazione completamente nuova, che ha conseguenze sia al livello macrosociologico degli Stati e delle organizzazioni sociali, sia al livello microsociologico dei singoli individui.  La globalizzazione non annulla le distanze fisiche, ma le rende più facilmente oltrepassabili: nel far questo, tuttavia, trasforma in modo radicale alcune coordinate di fondo della società e della nostra vita quotidiana.  Si pensi a come si sono modificate le transazioni commerciali con l'avvento di Internet.  Fino a trenta o quarant'anni fa chi commerciava con un Paese lontano, per esempio la Cina o l'India, era necessario dedicare una buona parte delle proprie risorse al mantenimento dei rapporti con quelle realtà, intraprendendo frequenti viaggi che richiedevano molti giorni. 
Perfino la nostra quotidianità assume in questo contesto tutt'altro significato rispetto al passato.  Oggi abbiamo, grazie per esempio alle continue immagini dei media, una cognizione più forte del fatto che in altri luoghi gente vive, lavora, lotta, si diverte in maniera completamente diversa da noi.  Questa accresciuta consapevolezza della diversità di stili di vita, mentalità, usi, valori, problemi in una parola: delle culture ci permette di percepire con maggior vigore il carattere relativo e contingente, e quindi sempre mutabile e tutt'altro che perfetto, della  cornice sociale e culturale in cui viviamo.  

Uno spazio sociale comune 

Lo stato di connettività complessa ha delle conseguenze sociali molto profonde. L'impressione è che la collettività in cui viviamo, e rispetto alla quale facciamo le nostre scelte, stia cambiando di scala: non più la nazione  , o addirittura la regione, con le sue comunità "cosmopolite" e le sue molteplici comunità locali, ma il mondo intero.
La Terra, in altri termini, è divenuta un luogo finito, circoscritto, Crista foro Colombo impiegò settanta giorni per giungere in America, oggi lo ci può fare in poche ore.  La maggiore accessibilità si traduce in una profonda trasformazione della nostra relazione con il pianeta.  Un tempo la Terra era per gli esseri umani uno sterminato "mondo" da esplorare, il territe rio dell'ignoto e del fantastico, mentre oggi essa è una superficie "chiusa" appunto un "globo", di cui si può più o meno facilmente  raggiungere ogni punto.  Il nostro orizzonte d'azione o d'esperienza non conosce più limif geografici: possiamo raggiungere in una giornata un'isola sperduta della Polinesia, avere immagini in tempo reale di ciò che sta accadendo in qualche oscuro villaggio africano, conversare quotidianamente con il nostro amic  che passa l'estate in Australia.  La globalizzazione è chiamata così anche perché è quella caratteristica del- la società contemporanea per cui, per la prima volta nella storia, gli esseri umani riescono a percepire nella loro esperienza quotidiana la finitezza del globo terrestre.  e contrapposti) e in concomitanza con l'esplosione delle tecnologie della comunità.

La società civile transnazionale  

Si capisce a questo punto che la diffusione a livello mondiale degli stili di vita metropolitani è solo un aspetto del fenomeno della globalizzazione. Sembriamo avviarci verso la costituzione di un'unica società umana globale, non più attraversata da barriere sociali e culturali stabilite su base geografica.  Le forme assunte dall'associazione tra gli uomini nel mondo moderno si accompagnano a uno "stirarsi" su tutta la Terra e non sono più tipiche solo di un territorio circoscritto. Il mondo sta diventando un unico sistema sociale profondo interconnesso, in cui quello che accade in qualsiasi angolo del pianeta è capace di influenzare la vita degli abitanti di tutto il resto del globo.  La società globale è anche detta transnazionale, poiché una delle sue carat- teristiche principali è di affermarsi indipendentemente dalla volontà dei singoli Stati, e spesso contro di essa.  Il fenomeno a cui stiamo assistendo non è tanto l'associarsi degli Stati in forme di sovranità territoriale più ampia (come sta peraltro accadendo in alcuni casi, si pensi per esempio al processo d'integrazione europea), quanto piuttosto l'incremento della capacità dei  vari soggetti sociali, siano essi individui organizzazioni oppure organizzazioni, di agire senza dover fare i conti con le esigenze e la volontà degli Stati nazionali e con il loro bisogno di delimitarsi reciprocamente attraverso la definizione ai confini geografici.  Sempre più spesso uomini, cose, capitali, idee e informazioni uno Stato all'altro senza dover "chiedere il permesso" per poterlo fare.  


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