domenica 28 marzo 2021

SOCIOLOGIA

 LA DIMENSIONE POLITICA DELLA SOCIETÀ

Le norme e le leggi
Ogni società si basa sulla condivisione di un certo numero di norme più o meno esplicite riguardo ai comportamenti che sono ammessi o meno e sul loro significato. 
Ogni società evoluta tende a formalizzare le norme sociali che ritiene più importanti e a renderle vincolanti per tutti i suoi membri. Esse diventano così delle leggi.
Una norma si formalizza quando il suo contenuto viene reso esplicito, anche solo verbalmente, da un'autorità riconosciuta. Le norme sociali informali sono implicite, il loro contenuto rimane incerto. La "legge" è una norma sociale che è stata formalmente codificata: ciò la rende univoca, sicura, uguale per tutti. La formalizzazione delle norme sociali è uno strumento attraverso cui la società cerca di limitare e prevenire la possibilità dei conflitti quando questi si manifestano e rischiano di mettere a repentaglio l'ordine costituito.

Una delle principali differenze tra una norma informale e una formale risiede nel fatto che per essere formalizzata una qualsiasi regola deve ottenere l'assenso esplicito delle persone, deve, quindi essere accettata e fatta propria consapevolmente. 
L'esistenza di norme prevede e istituzionalizza l'intervento attivo e consapevole dei soggetti sociali nella loro definizione. 
Le organizzazioni e gli apparati che presiedono alla formulazione e curano l'applicazione delle leggi di una società formano il complesso delle istituzioni politiche. Esse non solo fissano le regole comuni formali, ma governano e organizzano anche molti aspetti pratici della vita nella società. 

La politica e lo Stato
Le istituzioni politiche coincidono con apparati dello stato. Lo Stato diventa quindi, titolare legittimo del diritto di fare le leggi e anche l'unico soggetto sociale capace di far rispettare le leggi una volta promulgate. Bisogna tener conto che lo stato è comunque un organizzazione sociale, attraverso la quale viene istituzionalizzato il potere politico. 

Attraverso lo Stato, la società disciplina l'esercizio del potere istituzionandolo, per questo lo Stato può anche essere la burocratizzazione del potere politico. 
Nello Stato moderno nessuno è autorizzato a usare la forza a propria discrezione, poiché l'uso della forza non è più una facoltà libera per le persone, ma è sottoposto a norme. Affinché vi sia istituzionalizzazione è necessario che l'uso della forza sia vincolato a regole codificate, a determinate organizzazioni, a occasioni circoscritti.
In sociologia, si definisce Stato come quel soggetto sociale che detiene il monopolio dell'uso legittimo della forza fisica. 

Lo Stato è sovrano, poiché è l'unico soggetto su un dato territorio che può ricorrere in modo legittimo all'uso della forza per far rispettare la propria volontà.
La standardizzazione impersonale dei ruoli connessa con l'istituzionalizzazione permette di considerare quell'uso della forza come illegittimo e quindi eventualmente di porvi rimedio.

Lo Stato svolge la funzione di organizzare nel suo insieme la società che si è sviluppata su un determinato territorio. Diventa in questo modo in un certo senso la principale "agenzia" dell'istituzionalizzazione della società. 

È l'unico soggetto capace di conferire loro validità e legittimità. Questo può dipendere da molti fattori, ma consiste sempre nel consenso che esso riesce a ottenere dai cittadini anche senza esercitare effettivamente o potenzialmente la sua forza. Lo Stato ha anche l'autorità d'imporre regole estranee alla cultura dominante. 
Lo Stato legittimo è quel soggetto sociale a cui vengono riconosciuti il diritto e il potere di governare la collettività.

Alcuni aspetti della sfera pubblica
La dimensione genericamente politica della società è dunque più ampia del solo ambito delle istituzioni politiche in senso stretto e dello Stato. La sfera pubblica non coincide con le istituzioni e organizzazioni statali. Alla sociologia interessa particolarmente chiarire come tutti i soggetti sociali si comportino nell'affrontare le questioni di rilevanza collettiva. 

Il termine società civile, in sociologia, viene utilizzato per indicare l'insieme di tutti i soggetti che svolgono un ruolo attivo nel porre, affrontare o risolvere questioni di rilevanza collettiva. 

La politica è la sfera di tutte quelle azioni, quei fenomeni, quelle istituzioni il cui scopo finale consiste nel governare i comportamenti e gli atteggiamenti collettivi, nel risolvere i conflitti che di volta in volta si manifestano, nel gestire una parte delle risorse che la società produce. 
Ogni soggetto sociale che voglia "dire la propria" nei fatti e nei processi che riguardano l'intera collettività deve conquistarsi una posizione di potere, per far si che la sua voce venga ascoltata.

All'interno della politica avviene la distribuzione del poter politico e la lotta per la sua conquista, nonché quell'ambito in cui il potere politico viene esercitato nella definizione delle norme formali, nella risoluzione dei conflitti, nella distribuzione delle risorse.
La funzione sociale svolta dalla politica è che essa è utile alla società perché consente di risolvere i conflitti interni ed esterni senza rincorrere alla violenza, di formalizzare quelle norme che per la loro importanza chiedono di essere formalizzate, di gestire e distribuire delle risorse collettive. Si tratta però, comunque, di una forma istituzionalizzazione di lotta per il potere.


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