martedì 24 novembre 2020

PEDAGOGIA

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1.Le motivazioni alla base del nuovo sentimento dell’infanzia sono diverse: alcune nascono dall’ideale della cultura romantica, cioè corrggere con amore e far crescere la capacità di vedere il mondo attraverso l’ingenuità e il sentimento dei bambini, altre nascono dagli studi di medicina che pongono l’attenzione anche sulle condizioni igieniche ed infine alcune nascono dal cercare di risolvere i problemi sociali legati alla povertà.
2.La vita dei bambini dei ceti popolari agli inizi del XIX secolo era al limite della sopravvivenza, cresce l’incremento di fenomeni come accattonaggio e vagabondaggio infantili ed è numeroso il numero di abbandono dei figli a causa dell’estrema povertà delle famigliE
3.La nascita della città industriale genera il fenomeno del lavoro femminile extracasalingo ed anche l’ingresso precoce dei bambini nel lavoro delle fabbriche.


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1.Robert Owen era un industriale e filantropo che aprì una classe per i più piccoli nella sua manifattura modello di New Lanark, in Scozia. Dove si insegnavano i rudimenti del sapere, un po’ di storia naturale e di geografia, intervallati da marce ritmate, danze e canti.

2.In Francia si registrarono le iniziative di Madame de Pastoret, del barone Joseph Marie de Gèrando, di Madame Émilie Mallet e di Jean Marie Denys Cochin, autore di uno dei primi testi organici di pedagogia infantile con l’indicazione delle attività più adatte all’infanzia.

3.Gli aspetti che caratterizzavano l’esperienza educativa di Aporti sono il rivolgersi a bambini in età prescolastica mirando allo sviluppo intellettuale, morale e fisico. Erano importanti l’insegnamento religioso per le basi dell’educazione morale, la valorizzazione del forte spirito imitativo, l’importanza dell’esercizio fisico come un gioco, l’attenzione all’uso appropriato della lingua, la pulizia e la cura del corpo, del vestiario e l’alimentazione sana. Inoltre nelle scuole aportiane non erano ammesse le punizioni.

4. L’iniziale successo dell’aportismo era dovuto alla proposta innovativa di un’apposita istituzione educativa per l’infanzia.


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1.Le riflessioni pedagogiche che portarono Fröbel all’idea del giardino sono fondamentalmente quelle sostenute da Rousseau, quindi un’educazione naturale che vedeva i bambini come giovani piante o piccoli animali a cui bisogna dare 

2.Fröbel riprese da Rousseau la concezione del bambino e della natura, mentre da Pestalozzi riprende in parte la sua elaborazione pedagogica.

3.I doni erano dei giocattoli dotati del potere simbolico di far intuire al bambino le leggi che regolano il mondo, ed erano pensati e utilizzati secondo una logica sequenziali e progressiva.

4.Il pensiero di Fröbel all’inizio ebbe una scarsa fortuna perché il suo progetto di educazione infantile sembrava troppo innovativo.


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1.La città era caratterizzata da problemi di ordine pubblico a causa della sovrappopolazione giovanile. 

2.Furono create iniziative in campo religioso e in campo laico.

3.La cultura educativa dei cattolici era caratterizzata dall’obiettivo di salvare le anime e quindi gli esercizi pratici per imparare un mestiere e i compiti scolastici si intrecciavano con le pratiche religiose, ma la fede religiosa restava il fondamento della vita civile.

4.Gli obiettivi dei laici erano la valorizzazione della potenzialità individuale e una società deconfessionalizzata.

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