domenica 8 novembre 2020

SOCIOLOGIA

 PAG 299-308

 P.299

1. La razionalizzazione del lavoro implica il coordinamento degli sforzi perché il fatto che le persone svolgono mansioni diverse ma connesse tra loro, facilita il raggiungimento degli scopi lavorativi.

2. Grazie alla semplificazione e alla standardizzazione del lavoro, esso viene svolto in una struttura organizzata più rigida, viene scomposto in operazioni più facili ed elementari, coordinare il lavoro degli operai, utilizzo di macchinari.

3. Con l’introduzione della manifattura, il lavoro divenne semplificato e rivoluzionato. Gli artigiani prima svolgevano il loro mestiere a casa o in bottega con ritmi e tempi propri, ora il lavoro avviene in una struttura organizzata più rigida ed è scomposto in operazioni più facili ed elementari.

P.301

1. Karl Marx critica gli aspetti dell’organizzazione industriale, affermando che la divisione del lavoro porta ad una disuguaglianza sociale, in quanto gli imprenditori si arricchivano maggiormente, mentre i proletari disponevano unicamente della loro forza-lavoro ed erano costretti a salari bassi e mansioni manuali ripetitive e meccaniche. Un’ulteriore aspetto di critica per Marx fu l’alienazione. 

2. Per alienazione si intende che l’operaio viene espropriato dal suo lavoro e dai prodotti della sua attività, non prova quindi gratificazione e autorealizzazione. Per Marx l’alienazione consiste anche nella produzione capitalistica, in quanto fondata appunto sulla disuguaglianza sociale. Dopo Karl Marx, gli studi sociologici affermarono che l’alienazione non si limita soltanto al contesto industriale, ma è considerato un problema sociale più diffuso. L’alienazione infatti consiste generalmente in una condizione di impotenza e di isolamento, di mancanza di significato delle proprie azioni e di estraneità. 

3.  L’automazione si estese sia nel settore industriale che in quello dei servizi attraverso i computer e Internet. Portò alla velocizzazione del lavoro e alla nascita di nuove professioni altamente qualificate.

P.303

1. L’industrializzazione portò ad un’impatto sulla struttura e sull’organizzazione famigliare. 

2. All’interno della famiglia si verificò un’individualizzazione dei ruoli, in quanto l’uomo andava a lavorare in fabbrica, mentre la donna si occupava dell’economia informale e soprattutto della gestione dello spazio domestico.

3. Nel mondo occidentale industrializzato il matrimonio viene concepito come una scelta individuale e responsabile della coppia.

P.305

1. All’interno delle fabbriche, nelle mansioni impiegatizie e compaiono figure professionali prettamente femminili (infermiere, insegnante)

2. secondo la teoria del doppio salario l’uomo doveva essere retribuito in funzione di mantenere la famiglia, mentre la donna veniva retribuita soltanto per la propria sopravvivenza personale.

3. Attualmente non vi è più la discriminazione femminile nel mondo del lavoro

P.308

1. Attraverso l’istituzionalizzazione

2. Gli elementi dell’istituzionalizzazione del sacro sono la fede e la dottrina, che si manifestano attraverso il rito. 

3. La secolarizzazione è la graduale espulsione del sacro dalle altre sfere della vita. 

4. Nella società individualizzata però non vi è una completa espulsione del sacro, ma una sua moltiplicazione: l’individuo ha la possibilità di credere in qualcosa o in qualcos’altro.

Nessun commento:

Posta un commento

SOCIOLOGIA

 P.449 1. Gli osservatori che studiavano gli effetti dei media sul pubblico avevano paura che i mass media avessero la capacità di manipolar...